6° Bandiera BLU 2018 – 2023

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La volpe, moriglioni e il natale…

di Isabella Papagna
da Molfetta (BA)

Buona lettura

Tema 2023: Il Mistero delle Pantane

La volpe, moriglioni e il natale…

C’era una volta una volpe che correva tra i boschi, per arrivare subito al lago delle pantane.
Prima che il tramonto oscurasse il cielo, inavvertitamente si fece male, giacche’ non si accorse delle lunghe pantane pungenti che si conficcarono nella sua zampa anteriore a tal punto che la sua velocità la frenò.
Infatti, all’alba di ogni giorno esegue sempre lo stesso percorso e quando decide di riposare, si sofferma sulla riva del lago osservando i bassi fondali, cosa puo’ donare per sfamarsi.
E’ periodo natalizio quindi si cerca di trovare quello che la natura puo’ offire a tutti gli animali perche’ è freddo e gelido.
C’è brina sull’erba e lombrichi non ce ne sono, ma, da lontano scorge lungo le sponde due moriglioni
argentee che guizzano saltellando qua e là.
La volpe si sofferma beata con la sua zampa ferita e medita come acchiappare i moriglioni; sa che non puo’ correre e pensa come superare le sue difficolta’.
Perlustra intorno la zona con fatica, notando alberi, sterpaglie, rami secchi.
Meditando un’idea geniale: con i suoi denti aguzzi preleva rami sottili e longilinei scavando sotto l’erba ingiallita, affiancandoli come una zattera ponendoli su dei piccoli massi.
Tuttavia medita al dolore poiche’ non ha l’agilita’ adeguata, osserva e pensa cosa sia opportuno fare per soddisfare la fame.
Essendo distante osserva i moriglioni pregustandoli le prelibatezze ma, sono irragiungibili!
Con disperazione scruta il loro sguardo che chiedono aiuto, ma nessuno le ascolta; l’acqua scorre veloce, avendo delle insidie nascoste, i rami secchi sono inermi, gli alberi fanno da paravento alle foglie
che cadono lentamente sul pavimento terreno.
Il suo cuore e coraggio si trasformano in un angelo velato trovando una risposta in un soccorso frenetico.
I moriglioni sono per lei motivo assillante, veglia e vigila ininterrotamente, fin quando nota che uno dei due è stremato con il becco incastrato tra i fondali bassi, avvicinandosi lentamente senza far male, con i suoi artigli nota uno sguardo malinconico, sofferente, mentre sta afferrando con i denti, il becco con dolcezza per sollevarlo dal dolore, in quell’attimo schizza come una lucertola.
Meditando che la sua fame puo’ essere ingannata con qualsiasi altro cibo che si trova sul ciglio della riva.
Bisogna continuare a far vivere i moriglioni, se no come potro’ ancora osservare il loro gioco d’acqua????
La volpe continuo’ nei giorni seguenti a recarsi presso il lago di pantane, mentre li guardava, le sembro’ di scorgere il moriglione a cui aveva restituito la vita; i suoi occhi gli sorridevano con gratitudine.
Da essere triste e sola, si accorge che il suo cuore fu inondato da una immensa felicità!
Quel lago assunse un colore diverso dal solito, con mille sfumature di blu, con brillanti bagliori sotto i raggi del sole primaverile, l’erba del prato era di un magnifico verde zaffiro; bacche e ricci, insetti e lombrichi, rendevano la riva particolarmente briosa; il cielo azzurro la circondava con un dolce abbraccio; il vento pacato assorbiva il fruscio delle foglie persino gli uccellini sugli alberi cinguettavano felici saltellando da un ramo ad un altro con una dolce melodia.
Tutta la natura partecipava alla sua felicita’!
Ogni qualvolta incontrava altre volpi, non tralasciava mai di raccontare cio’ che le era accaduto e si soffermo’ sul suo gesto d’amore compiuto verso il moriglione: nonostante avesse molta fame rinuncio’ a gustarselo impietosito dai suoi (occhi) iridi rossi e becco grigio che gli chiedevano aiuto.
La volpe famosa per la sua furbizia riusci’ a compiere un meraviglioso gesto d’amore e d’altruismo, ha un’anima e va lodata, in quanto essendo cacciatrice affronta il suo calvario, meditando che la felicita’,
dovunque tu sia, dura sempre un attimo di secondo, tutto e‘ utile e nulla e’ indispensabile.

Cio’ serva di esempio per noi esseri viventi che per mille motivi egoistici spesso calpestiamo i diritti altrui.

“La volpe, moriglioni e il natale…”
è un racconto scritto da Isabella Papagna

per il Festival dei Racconti Brevi di Trevignano Romano Turismo

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